Via dei Gordiani, dopo l’esplosione: “Quasi tutti potranno rientrare a casa”

Via dei Gordiani, dopo l’esplosione: “Quasi tutti potranno rientrare a casa”

Ad annunciarlo il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, parlando con l’Adnkronos. A ospitare temporaneamente i residenti coinvolti è stata, tra le prime, la parrocchia di San Gerardo Maiella, a due passi dal luogo dell’esplosione.

È stata una notte lunga, quella tra il 4 e il 5 luglio, per decine di famiglie che hanno dovuto lasciare le proprie case dopo la potente esplosione avvenuta in via dei Gordiani 32, causata da un distributore di GplPorte divelte, vetri in frantumi, mobili spostati dall’onda d’urto. Ma soprattutto paura, tanta, e incertezza sul futuro.

Ora, però, arriva un primo segnale di rassicurazione.

La situazione si sta definendo ed è sotto controllo. Quasi tutti gli sfollati potranno rientrare nelle prossime ore”, ha annunciato il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, parlando con l’Adnkronos.

Intanto, mentre si attendono i dati Arpa sulla qualità dell’aria e la presenza di eventuali tossine disperse dall’esplosione, si continua a lavorare per garantire assistenza a chi ha dovuto abbandonare la propria abitazione.

In prima linea la Caritas di Roma, che ha fornito i primi 200 pasti caldi agli sfollati in collaborazione con Roma Capitale. A ospitare temporaneamente i residenti coinvolti è stata, tra le prime, la parrocchia di San Gerardo Maiella, a due passi dal luogo dell’esplosione.

I parroci della zona si sono subito attivati – ha raccontato Giustino Trincia, direttore della Caritas diocesana –. È stata una risposta corale, fatta di vicinanza concreta: un letto, un piatto caldo, una parola di conforto”.

Anche altre parrocchie della zona, tra cui Santi Marcellino e Pietro a Duos LaurosSanta Maria Madre della Misericordia e San Giuseppe Cafasso, si sono mosse per accogliere le famiglie e dare supporto psicologico e logistico.

L’esplosione, avvenuta in due momenti distinti, ha interessato un’area densamente abitata. A pochi metri ci sono una scuola elementare con 400 alunni, un centro sportivo e un centro commerciale in costruzione.

Crediamo davvero che sia stato un miracoloha detto Trincia –. Se fosse accaduto in un altro orario, sarebbe potuta finire molto peggio”.

Restano due persone ferite in gravi condizioni, mentre altre sono rimaste contuse o colpite dall’onda d’urto. Il pensiero del Prefetto è andato soprattutto a loro: “Ci auguriamo possano rimettersi presto”.

Anche se il rientro a casa per molti è vicinola ferita per il quartiere resta aperta. C’è chi ha dormito fuori per la prima volta dopo decenni nella stessa casa, chi non sa se potrà recuperare gli oggetti danneggiati, chi ha ancora negli occhi il boato e il fumo.

Ma in quelle ore drammatiche, tra sirene e pauraRoma ha mostrato il volto della solidarietà. E anche stavolta, è stato il tessuto di prossimità parrocchie, volontari, vicini di casa – a tamponare l’emergenza, prima ancora delle istituzioni.

Fonte:  Abitarearoma.it

Photo: Abitarearoma.it

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