In dirittura d’arrivo una proposta di legge a partire dal Manifesto “Live for All” che chiede concerti ed eventi accessibili a persone con diverse disabilità, fin dalla fase di acquisto dei biglietti.
Partecipare a concerti ed eventi dal vivo come qualunque altro spettatore, avere facilità nell’acquistare biglietti, non essere relegati in posizioni scomode o lontane dal palco: queste e altre sono le richieste delle persone con disabilità a cui dà voce il Manifesto “Live for All”, promosso dal Comitato per gli eventi dal vivo accessibili e alla pari.
Il “Manifesto per eventi dal vivo accessibili è stato stilato per garantire a tutti la piena fruibilità degli eventi dal vivo e i diritti dei lavoratori dello spettacolo con disabilità, da parte del Comitato per i Concerti inclusivi, formato da Lisa Noja, Avvocato e Consigliere regionale, Valentina Tomirotti, Giornalista e attivista disability, Riccardo Di Lella, Candidato sindaco Comune di Fenegrò (CO), Serena Tummino, Assistente social media Parlamento europeo in Italia e Marina Cuollo, Scrittrice e Consulente Diversity & Inclusion.
Al manifesto “Live for All” ha annunciato la propria adesione proprio in questi giorni anche l’Associazione Luca Coscioni, in continuità con il suo impegno nella tutela dei diritti delle persone con disabilità, anche in ambito culturale. In particolare, l’Associazione ha fornito assistenza legale in due distinti procedimenti giudiziari – promossi da Sofia Righetti e Valentina Tomirotti – per garantire l’accesso ai concerti di musica extra-lirica all’interno dell’Arena di Verona. Entrambe le vicende si sono concluse con l’affermazione del principio di non discriminazione e del diritto alla piena fruizione dello spettacolo.
“Gli importanti precedenti giudiziari – sottolinea l’avvocato Alessandro Gerardi, consigliere generale dell’Associazione e legale nei ricorsi relativi alla fruibilità degli spettacoli – dimostrano come, ancora oggi, anche in occasione di grandi eventi culturali, non venga garantito un diritto fondamentale come l’accessibilità. Continuiamo, quindi, a vigilare e sostenere ogni persona con disabilità che voglia far valere il proprio diritto a partecipare agli eventi dal vivo senza discriminazioni.”
Su questo fronte è stato depositato un disegno di legge alla Camera, che il Comitato del manifesto ritiene insoddisfacente, e per il quale Lisa Noja, già deputato e consigliere regionale della Lombardia e il comitato stesso hanno presentato una serie di emendamenti, per far sì che il pieno diritto alla partecipazione ad eventi e concerti sia veramente garantito, e non si riduca, ad esempio alla sola accessibilità fisica degli spazi. In particolare, viene richiesto che siano garantiti: posti non segregati, piena visibilità, e modalità di acquisto dei biglietti realmente eque e accessibili. Temi che sono stati affrontati nella sintesi delle proposte già presentate da diverse forze parlamentari.
L’obiettivo di Live For All, spiega Valentina Tomirotti, tra le promotrici del Manifesto, è portare l’accessibilità dal piano della buona volontà a quello della legge. Non si tratta solo di eliminare le barriere architettoniche, ma di ripensare l’intera filiera dello spettacolo dal vivo: dal ticketing accessibile ai parcheggi riservati, dalla comunicazione inclusiva ai camerini accessibili, fino alla presenza di interpreti LIS, sottotitoli e di percorsi sensoriali per persone cieche o ipovedenti.
Oggi, 3 luglio verrà presentata presso la Sala Caduti di Nassiriya del Senato (Palazzo Madama) la proposta di legge promossa dal Comitato Live for ALL: una legge quadro che impone criteri minimi e azioni vincolanti per l’accessibilità degli eventi live, nei luoghi e nei contenuti, sia per il pubblico che per i lavoratori dello spettacolo con disabilità.
Fonte: Disabili.com
Photo: Disabili.com